Programma 2021
Evento n.19
Paolo Nori
Le origini della letteratura russa
«All’inizio della Donna di picche, racconto di Puškin pubblicato nel 1834, la contessa Anna Fedotovna, chiede a suo nipote, un giovane ufficiale, di portarle dei romanzi. “Vuole dei romanzi russi?”, le chiede lui. “Esistono dei romanzi russi?”, risponde lei. “Portameli, caro, portameli!”. Ai primi dell’Ottocento, di romanzi russi, praticamente non ne esistevano, è solo con Puškin che comincia a diffondersi una letteratura in quella lingua così duttile e ricca che, per tradurre due parole, “Štòby opochmélit’sja”, in modo che se ne capisca il senso, bisognerebbe scrivere: “Non sarebbe così gentile da darmi un po’ di rubli per comprare qualcosa da bere in modo che mi passi la fastidiosa sensazione di cui sono vittima oggi dovuta al fatto che ieri ho bevuto un po’ troppo, che ogni tanto mi capita?”». Paolo Nori
https://www.festivaldellamente.it/it/live-streaming-alessandro-barbero/Paolo Nori, nato a Parma nel 1963, laureato in Letteratura russa, ha pubblicato romanzi e saggi, tra i quali Bassotuba non c’è (DeriveApprodi, 1999; Mondadori, 2018), Si chiama Francesca, questo romanzo (Einaudi, 2002; Marcos y Marcos 2011), Noi la farem vendetta (Feltrinelli, 2006), I malcontenti (Einaudi, 2010), La piccola Battaglia portatile (Marcos y Marcos, 2015), I russi sono matti (Utet, 2019), Che dispiacere (Salani, 2020), Sanguina ancora. L’incredibile vita di Fedor M. Dostoevskij (Mondadori, 2021), entrato nella cinquina del Premio Campiello 2021. Ha tradotto e curato opere di Puškin, Gogol’, Lermontov, Dostoevskij, Turgenev, Tolstoj, Čechov, Bulgakov, Chlebnikov, Venedikt Erofeev e altri.
Ph: Claudio Sforza
Evento n.16
Antonello Provenzale, Sara Segantin
Cambiamento climatico: origini, catastrofi e speranze