Programma 2024
Evento n.16
sabato 31 agosto, ore 18.30
Teatro degli Impavidi 2 - euro 4,50
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Francesca Cappelletti
Una gratitudine forzata. I ritratti delle Belle nel Seicento europeo
La natura e la pittura, a volte alleate e a volte contrapposte nell’arte rinascimentale e barocca, si contendono il merito di aver reso attraenti alcune dame famose, come Maria Mancini e sua sorella Ortensia, modelli inarrivabili di bellezza e ingratitudine. Ribelli incontenibili, percorreranno l’Europa nel Seicento inseguite da mariti vendicativi, da amanti irriducibili, da una fama negativa. Se mostrò gratitudine a qualcuno, Maria Mancini lo fece con Ferdinando de’ Ritratti, il pittore che ne tramandò l’immagine di Venere moderna. Ma quale rapporto si instaura fra modella e pittore? E fra natura, arte e gratitudine? La gratitudine, come la bellezza, è stata una trappola per le donne del passato?
https://www.festivaldellamente.it/it/live-streaming-alessandro-barbero/Francesca Cappelletti è direttrice della Galleria Borghese. Ha studiato alla Sapienza Università di Roma, al Warburg Institute di Londra, dove è stata in seguito Frances Yates Fellow, e al Collège de France di Parigi. Ha insegnato Storia dell’arte moderna e Storia dell’arte dei Paesi Europei nelle università italiane, in ultimo come professore ordinario all’Università di Ferrara. Ha curato diverse mostre in Italia e all’estero. Ha pubblicato un volume sulla collezione Mattei (Il trattamento dei virtuosi, con L. Testa, Argos, 1994) e vari articoli sulle vicende della sua dispersione, che hanno contribuito al ritrovamento del dipinto di Caravaggio La cattura di Cristo. Il suo libro più recente si intitola Belle. Ritratti femminili nelle stanze del potere (Mondadori, 2024).
Evento n.16
Francesca Cappelletti
Una gratitudine forzata. I ritratti delle Belle nel Seicento europeo
Evento n.20
Elena Granata, Annalisa Metta
La città gratuita. Perché le città non sono centri commerciali
Evento n.43extraFestival
A cura dell'Istituto Minotauro, con Loredana Cirillo e Filippo Rosa
Grazie! Quello che non abbiamo mai detto ai nostri figli e studenti