Programma 2024
Evento n.6
sabato 31 agosto ore 9.00
bis: sabato 31 agosto ore 19.00
bis: domenica 1 settembre ore 9.00
fossato Fortezza Firmafede4 - euro 4,50
Trova il punto sulla mappa
Chandra Costanza Coletti
Coltivare il flusso della gioia spontanea
La gratitudine è un sentimento che sorge spontaneo, ci nutre e ci ispira a fare del nostro meglio nelle relazioni con noi stessi e con gli altri. Nell’era dello stress, dell’ansia e della depressione essere grati viene spesso giudicato superficiale, egoistico o addirittura immorale. Se nel mondo le cose vanno sempre peggio, come è possibile essere felici? In realtà più siamo felici, più ci rendiamo conto della preziosità della vita e dell’importanza di sfruttare il nostro tempo e le nostre energie per gli altri. In questo workshop verranno usate le tecniche di movimento, respiro e meditazione dello Yoga Kundalini per sperimentare la gratitudine, che è parte naturale di noi stessi. La pratica è accessibile a ogni età e livello; è necessario portare un tappetino e indossare un abbigliamento comodo.
https://www.festivaldellamente.it/it/live-streaming-alessandro-barbero/Chandra Costanza Coletti (Roma, 1988) inizia a praticare yoga a diciott'anni. Si trasferisce in Austria per completare gli studi in architettura e decide di dedicarsi alle sue due grandi passioni: la creazione di immagini e lo yoga. Dopo dieci anni in giro per il mondo torna a vivere nella sua città d’origine, dove oggi lavora come illustratrice freelance e insegna Yoga Kundalini e meditazione. Nel 2024 pubblica il suo primo libro edito da Sonzogno: 101 esercizi per persone che pensano troppo. La pratica spirituale è per lei inseparabile dal suo lavoro di creativa.
ph. credits: Gerardo Ozuna
Evento n.16
Francesca Cappelletti
Una gratitudine forzata. I ritratti delle Belle nel Seicento europeo
Evento n.20
Elena Granata, Annalisa Metta
La città gratuita. Perché le città non sono centri commerciali
Evento n.43extraFestival
A cura dell'Istituto Minotauro, con Loredana Cirillo e Filippo Rosa
Grazie! Quello che non abbiamo mai detto ai nostri figli e studenti