Programma 2011
Evento n.17
Salvatore Veca
L’immaginazione filosofica
Vi sono due immagini che possono dare un’idea di come funziona l’immaginazione filosofica. La prima è quella dell’esplorazione delle connessioni. L’esploratore di connessioni, come chi cerca di tessere una rete per prendere il maggior numero di pesci, mira a mettere insieme, a legare fra loro idee, concetti, congetture, ipotesi e a consegnarci così una nuova prospettiva su noi stessi e il mondo. La seconda immagine è quella della coltivazione di memorie. Il coltivatore di memorie sa quanto l’immaginazione filosofica si alimenti del passato e della sua complicata tradizione. L’esploratore di connessioni è affascinato dall’idea di poter dire l’ultima parola. Il coltivatore di memorie gli ricorda il destino inevitabile della trasformazione dell’ultima parola in penultima. In questo senso, anche in filosofia, come nella scienza e nell’arte, l’immaginazione e la ricerca non hanno mai fine.
https://www.festivaldellamente.it/it/live-streaming-alessandro-barbero/insegna Filosofia politica all’Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia, di cui è stato prorettore dal 2005 al 2013. Presidente onorario della Fondazione Feltrinelli, è stato il direttore del suo Laboratorio Expo e curatore della Carta di Milano di Expo 2015. È presidente della Fondazione Campus di Lucca, del Comitato Premi della Fondazione Balzan e della Casa della Cultura di Milano. Fa parte della direzione della Rivista di filosofia, di Iride e dello European Journal of Philosophy. Fra i suoi ultimi libri: L’idea di incompletezza. Quattro lezioni (2011), L’immaginazione filosofica e altri saggi (2012), usciti per Feltrinelli; Un’idea di laicità (il Mulino, 2013); Non c’è alternativa. Falso (Laterza, 2014); La barca di Neurath. Sette saggi brevi (Edizioni della Normale, 2015); Il giardino di Camilla (Mursia, 2015).
Evento n.26
Franco Borgogno
Nel cuore e nella mente propri e altrui. Il percorso di un analista fra tradizione e creatività
Evento n.37
Sonia Bergamasco, Fabrizio Gifuni
Una quieta giornata di sole. Attilio Bertolucci e Pier Paolo Pasolini, un’amicizia in versi