Programma 2011
Evento n.10
Maurizio Bettini
Forme mitiche della memoria in Grecia e a Roma
In Grecia e a Roma la memoria veniva rappresentata attraverso molteplici figurazioni culturali: divine, mitologiche, narrative, metaforiche. Per i Greci Mnemosyne, la memoria, partorisce le Muse affinché producano oblio – Lesmosyne – nella mente degli sventurati mortali; a Roma invece la dea Moneta, anch'essa memoria, “fa ricordare” il proprio dovere a custodi distratti, parla attraverso la voce delle oche, mette in guardia i cattivi amministratori del pubblico fisco. A volte la memoria si presenta sotto la forma di una persona viva – lo mnémon, il monitor – la cui professione consiste nel “rammentare” a qualcuno ciò che altrimenti rischia di dimenticare: alla maniera di un'agenda computerizzata.
https://www.festivaldellamente.it/it/live-streaming-alessandro-barbero/insegna Filologia greca e latina all’Università di Siena di cui è stato preside. È tra i fondatori e direttore del Centro Antropologia e Mondo Antico. Tiene seminari presso il Department of Classics della University of California a Berkeley. È stato più volte Directeur d’Études associé all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e ha insegnato al Collège de France. Il suo principale campo di studi è costituito dalla riflessione antropologica sulla cultura greca e romana, spesso in rapporto con l’esperienza della modernità. Collabora con la Repubblica; tra i suoi libri: I classici nell’età dell’indiscrezione (1994), Nascere. Storie di donne, donnole, madri ed eroi (1998), Le orecchie di Hermes (2000), Voci. Antropologia sonora della cultura antica (2008), Il Mito di Circe, con C. Franco (2010) per Einaudi; Affari di Famiglia. La parentela nella cultura e nella letteratura antica (il Mulino, 2009); Alle porte dei sogni (Sellerio, 2009).
Evento n.26
Franco Borgogno
Nel cuore e nella mente propri e altrui. Il percorso di un analista fra tradizione e creatività
Evento n.37
Sonia Bergamasco, Fabrizio Gifuni
Una quieta giornata di sole. Attilio Bertolucci e Pier Paolo Pasolini, un’amicizia in versi