Programma 2012
Evento n.3
Anna Salvo
Il dolore è un cannocchiale che porta lo sguardo lontano
Spesso si pensa al dolore come a qualcosa che pietrifica e blocca. Talvolta, tuttavia, la sofferenza è un’apertura, un passaggio capace di produrre nuovi sguardi, su noi stessi, sugli altri, con la possibilità di vedere ciò che prima non coglievamo. Per Marcel Proust il dolore è una sorta di strumento ottico che porta il nostro sguardo verso prospettive e orizzonti imprevisti e inediti. Ma in che senso una nuova percezione si lega alla creatività? Già Freud parlava di “romanzo familiare” per definire il racconto che tutti continuiamo a scrivere, creando la nostra storia. Il trascorrere del tempo è dunque segnato da un processo di creazione quasi interminabile, in cui il dolore, o meglio i passaggi nel dolore riescono talvolta ad aprire lo sguardo a nuove visioni. Il dolore viene a insegnarci qualcosa? Difficile rispondere, ma può essere un punto da cui partire per ricostruire o creare nuovi pezzi della nostra storia.
https://www.festivaldellamente.it/it/live-streaming-alessandro-barbero/, terapeuta di formazione psicoanalitica, insegna Psicologia dinamica all’Università della Calabria. Tra i suoi libri, Depressione e sentimenti (1994), Madri e figlie (2003), I dolori che ci cambiano (2012), pubblicati da Mondadori; Corpo a corpo (con G. Buzzatti, Laterza, 1995); Il corpo-parola delle donne (Raffaello Cortina, 1998); Generazione TVB (con T. Iaquinta, il Mulino, 2017).
Evento n.28
Mauro Agnoletti, Ilaria Borletti Buitoni
Cultura, ambiente, paesaggio. Per un futuro sostenibile