Programma 2013
Evento n.11
Carlo Freccero
La televisione ha ucciso la creatività e la cultura?
In una società come la nostra in cui il consumo e la produzione sono gli unici valori riconosciuti, non c’è più spazio né attenzione per il capitale culturale. Ma un nuovo modello lo sostituisce: il capitale intellettuale. Nell’era dell’immateriale si riconosce sempre di più la matrice della ricchezza nella creatività. Le neuroscienze dimostrano che l’intelligenza non ha un’unica dimensione, ma – secondo gli studi di Howard Gardner – una molteplicità di forme: linguistica, musicale, spaziale, logico-matematica, interpersonale, naturalistica, corporeo-cinestetica. La televisione sta uccidendo la creatività e la cultura? Non è così facile rispondere: ogni medium non si limita ad accrescere o diminuire l’intelligenza, ma crea, al contrario, un’intelligenza nuova, un nuovo modo di vedere, di sentire, di rappresentare lo spazio.
https://www.festivaldellamente.it/it/live-streaming-alessandro-barbero/nato a Savona nel 1947, è stato responsabile del palinsesto televisivo in Fininvest e ha diretto Rai 2 dal 1996 al 2002. Grande esperto di comunicazione e media, è attualmente direttore di Rai 4. Nel corso della sua esperienza professionale ha attraversato tutte le fasi della televisione: dalla televisione commerciale, con Canale 5, Rete 4, La Cinq e Italia 1, al servizio pubblico, con France 2, France 3 e Rai 2, alla tv satellitare, con Rai Sat, per approdare infine alla tv digitale. Insegna Linguaggio televisivo e comunicazione presso l’Università di Roma Tre e di Genova; è autore di numerosi interventi su riviste specializzate, come Link, e del volume Televisione (Bollati Boringhieri, 2013), in cui parla della trasformazione da una televisione di classe, specchio di un’élite del paese, a una televisione sempre più attenta alla moltitudine, mostrando le profonde ricadute che tale mutamento ha avuto sulla realtà italiana.
Evento n.18
Stefano Bartezzaghi, Massimo Recalcati
Eredi o creativi? L’arte al tempo delle generazioni sperdute
Evento n.32
Francesca Alfano Miglietti, Antonio Marras
Nulla dies sine linea. Nessun giorno senza prendere la matita in mano