Programma 2013
Evento n.33
Umberto Curi
A proposito della bellezza
Simone Weil annotava: «Tutte le volte che si riflette sul bello, si è arrestati da un muro. Tutto ciò che è stato scritto al riguardo è miserabilmente ed evidentemente insufficiente». Pochi altri concetti sono tanto variabili e soggettivi quanto la bellezza. Ciò che ci appare bello, a un altro può sembrare brutto o indifferente. È ciò che accade quando valutiamo un film o esprimiamo il nostro giudizio su un’opera d’arte contemporanea. Al tempo stesso vi sono alcune cose – lo sguardo di un bambino, i colori di un tramonto – della cui intrinseca bellezza nessuno dubiterebbe. Per alcuni essa è legata alla soggettività del gusto individuale; per altri, invece, bello è ciò che corrisponde a parametri che possono essere definiti in termini oggettivi. Nel tentativo di uscire da queste antinomie, Umberto Curi esamina i modi in cui era concepita la bellezza alle origini della tradizione culturale dell’Occidente.
https://www.festivaldellamente.it/it/live-streaming-alessandro-barbero/è professore emerito di Storia della filosofia presso l’Università di Padova e docente presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. È stato visiting professor presso le Università di Los Angeles e di Boston, ha tenuto lezioni e conferenze presso numerose università straniere tra cui: Barcellona, Berlino, Buenos Aires, Lima, Madrid, Oslo, Rio de Janeiro, San Paolo, Vancouver, Vienna. Collabora al supplemento La lettura del Corriere della Sera. Le sue pubblicazioni includono: Miti d’amore. Filosofia dell’eros (Bompiani, 2009); Straniero (2010, Premio Frascati), Passione (2013) per Raffaello Cortina Editore; Polemos. Filosofia come guerra (2000), La forza dello sguardo (2004), Meglio non essere nati. La condizione umana tra Eschilo e Nietzsche (2008, Premio Capalbio 2009 e Praemium Classicum Clavarense 2010), Imparare a morire (2011), L’apparire del bello (agosto 2013) per Bollati Boringhieri.
Evento n.18
Stefano Bartezzaghi, Massimo Recalcati
Eredi o creativi? L’arte al tempo delle generazioni sperdute
Evento n.32
Francesca Alfano Miglietti, Antonio Marras
Nulla dies sine linea. Nessun giorno senza prendere la matita in mano