Programma 2013
Evento n.30
Giovanni Agosti, Jacopo Stoppa
L’amore dell’arte
Quali sono le convenzioni che regolano la produzione culturale nell’ampio mondo dei musei e delle mostre, nell’Italia della crisi economica? Quali erano nella stagione immediatamente precedente, tra eccessi ed euforie? È cambiato qualcosa? Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa si interrogano sulla mancata estinzione di fenomeni che la contrazione delle risorse non ha spazzato via del tutto: i finti Leonardo, i finti Caravaggio, le Grandi Opere dell’editoria d’arte assistita, le location-invitation, gli intramontabili impressionisti in tournée, i format dei grandi maestri del Novecento… fino a raschiare il fondo del barile. L’amore dell’arte è un libro scritto nel 1969 da Pierre Bourdieu e Alain Darbel; è stato anche tradotto in italiano nel 1972. In seguito non ci sono stati molti altri tentativi, così radicali, di indagare le leggi della diffusione culturale.
https://www.festivaldellamente.it/it/live-streaming-alessandro-barbero/nato nel 1961 a Milano, da una dozzina d’anni insegna Storia dell’arte moderna all’Università degli Studi di Milano. Si preoccupa della formazione di chi praticherà in futuro questa disciplina, nella convinzione che se ne possano, con giudizio, forzare i limiti. Ha scritto alcuni libri, tra cui Su Mantegna I. La storia dell’arte libera la testa (2005) e Le rovine di Milano (2011) per Feltrinelli, e ha curato alcune mostre, tra cui Mantegna (Parigi, Musée du Louvre, 2008) e Bramantino a Milano (Milano, Castello Sforzesco, 2012).
nato a Milano nel 1969, ha studiato Storia dell’arte a Milano. Ha scritto una monografia sul Morazzone (Five Continents Editions, 2003), uno dei più celebri pittori lombardi dell’epoca di Federico Borromeo. È ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano; ha curato alcune mostre, tra cui Il Rinascimento nelle terre ticinesi e Bramantino a Milano, i cui cataloghi sono pubblicati da Officina Libraria.
Evento n.18
Stefano Bartezzaghi, Massimo Recalcati
Eredi o creativi? L’arte al tempo delle generazioni sperdute
Evento n.32
Francesca Alfano Miglietti, Antonio Marras
Nulla dies sine linea. Nessun giorno senza prendere la matita in mano